La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte con le toppe alla sottana Viva, Viva La Befana.
Questa è una delle celebri filastrocche sulla befana, celebrata anche da una simpatica canzone di Gianni Morandi di fine anni ’70.
Il nome originario - e ancora valido - della festa del 6 gennaio è Epifania, diventata Befana o Befania nel linguaggio popolare.
Il nome richiama la mitica figura di una brutta e anziana signora, che proprio nei primi giorni di gennaio arriva volando sopra le nostre case compiendo magie e portando doni ai bambini o almeno a quelli che li hanno meritati.
In alcune località viene tradizionalmente realizzato un fantoccio che ne riproduce le sembianze e lo si espone alla finestra, oppure se ne realizza uno di grandi dimensioni che viene trasportato con un carretto fino alla piazza centrale dove viene dato alle fiamme. Secondo alcuni esperti, quest’ultima pratica, diffusa un pò ovunque in Europa, rappresenta la sopravvivenza nel tempo degli spiriti malefici, facendo risalire il mito della Befana a tradizioni magiche precristiane.
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